Archivio PTPCT 2020-2022 – Misure di Carattere Generale – 3. Rotazione del personale apicale maggiormente esposto

3. Rotazione del personale apicale maggiormente esposto

Rotazione “ordinaria”

I criteri per l’attuazione della rotazione dei dirigenti, funzionari e dipendenti preposti alle attività indicate nel precedente paragrafo 5 sono stabiliti con decreto del Presidente della Provincia e tengono conto dei seguenti principi generali.


La misura viene valutata alla scadenza dell’incarico ed è graduata in relazione al livello di Rischio dell’Attività considerata, sempre salvaguardando la continuità della gestione amministrativa e la professionalità specifica dei Soggetti coinvolti, anche attraverso percorsi di affiancamento e di formazione mirata. Ai fini della rotazione si tiene conto di eventuali relazioni di parentela o professionali tra le suddette figure apicali e gli Amministratori della Provincia di Brescia, di Enti Pubblici o Enti Privati controllati, oppure regolati o finanziati dal Settore di appartenenza delle medesime figure.

Non si fa luogo, comunque, a rotazione se non esistono all’interno dell’Ente almeno due professionalità aventi tutti i titoli culturali, professionali, ovvero specializzazioni, richiesti per ricoprire l’incarico oggetto di rotazione.

Al fine di assicurare continuità alla gestione amministrativa dell’Ente nel suo complesso, la rotazione del personale dovrà svilupparsi in modo graduale evitando il susseguirsi, in breve tempo, di provvedimenti concernenti diverse categorie di soggetti quali, ad esempio, dirigenti, posizioni organizzative, funzionari.

La rotazione tiene conto anche di eventuali riorganizzazioni che comportino la ridefinizione delle strutture ovvero delle posizioni organizzative, tali da ridisegnarne le competenze, nonché dell’effettivo stato di attuazione del processo di riordino delle Province evitando, per quanto possibile, di disporre provvedimenti di rotazione in situazioni in fase di imminente trasformazione.

Si segnala che, comunque, una significativa rotazione delle figure dirigenziali operanti in ambiti a Rischio Rilevante è già avvenuta, a decorrere dal mese di dicembre 2014, in attuazione dei criteri generali approvati con decreto n. 75/2014. Inoltre, il successivo pensionamento di ulteriori figure dirigenziali ha determinato, nell’ambito del conseguente riassetto organizzativo, ulteriori forme di rotazione.

Anche per quanto attiene le Posizioni Organizzative si osserva che il citato riassetto organizzativo, e le procedure comparative finalizzate all’individuazione dei nuovi incarichi e, da ultimo, i nuovi criteri di rotazione approvati con decreto del Presidente della Provincia n. 120/2019, hanno comportato significativi mutamenti delle responsabilità anche nell’ambito di tali incarichi.

Ci si è trovati, di fatto, ad attuare nell’Ente significative forme di rotazione anche per l’effetto dovuto al Riordino delle Province, una situazione di carattere straordinario, quindi, che ha comportato un significativo riassetto organizzativo, sia per quanto attiene alle funzioni svolte, sia per quanto riguarda il personale in dotazione.

Nella Relazione annuale del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza sono riportati ulteriori dettagli circa l’applicazione della misura della rotazione del personale.


Sulla base dei risultati del monitoraggio circa i mutamenti delle responsabilità all’interno dell’Ente discendenti dal Riordino delle Province, documento predisposto nel corso del 2018 da parte del Settore del Personale e che si provvederà ad aggiornare, si potrà ora procedere alla programmazione, nel triennio di riferimento e previa revisione dei relativi criteri con decreto del Presidente della Provincia, di eventuali ulteriori forme di rotazione del personale maggiormente esposto al Rischio di corruzione rispetto a quanto già avvenuto in questi anni e tenuto conto, anche, di misure alternative quali, ad esempio, la segmentazione delle responsabilità all’interno dei Procedimenti Amministrativi. Si evidenzia, infatti, che la situazione legata al riordino dell’Ente non è ancora da intendersi consolidata.


Rotazione “straordinaria”

Quanto sopra ferma restando l’applicazione della rotazione “straordinaria” prevista dall’articolo 16, comma 1, lettera l-quater del decreto legislativo n. 165 del 2001, nel caso di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. Si richiama, in ordine alla applicazione di questa misura, quanto contenuto nelle “Linee guida in materia di applicazione della misura della rotazione straordinaria di cui all’art. 16, comma 1, lettera l-quater, del d.lgs. n. 165 del 2001” approvate dalla Autorità Nazionale Anticorruzione con deliberazione n. 215 in data 26 marzo 2019.


In particolare, viene prevista la seguente procedura:

– previsione (in sede di aggiornamento del Codice di Comportamento) dell’obbligo di comunicazione al Settore delle Risorse Umane e Controllo di Gestione da parte di tutti i dipendenti dell’avvio a loro carico di eventuali procedimenti penali. Nelle more l’obbligo discende direttamente dal presente PTPCT;
– tempestiva valutazione (di norma entro 20 giorni lavorativi salvo ulteriori necessità istruttorie), in caso di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva (il riferimento è quello ai “reati presupposto” indicati nelle citate Linee Guida ANAC) circa la necessità di attivare la misura della rotazione straordinaria. La valutazione compete al dirigente del dipendente interessato, sentito il Segretario Generale in veste di RPCT; in caso di dirigente o posizione organizzativa apicale, provvede direttamente il Segretario Generale dell’Ente;
– adozione di specifico provvedimento motivato in ordine alla applicazione della misura nel caso concreto;
– eventuale revisione del provvedimento in relazione all’evoluzione del procedimento penale o disciplinare sottostante (es. in relazione alle comunicazioni circa l’esercizio dell’azione penale nei confronti di dipendenti, ricevute ai sensi dell’articolo 129 delle disposizioni attuative del codice di procedura penale); quanto precede anche in relazione a eventuali provvedimenti da adottare ai sensi di altra normativa in caso di rinvio a giudizio o condanna anche non definitiva;
– monitoraggio complessivo dei provvedimenti adottati, a cura del Settore delle Risorse Umane e Controllo di Gestione.

Ulteriori indicazioni e elementi di dettaglio potranno essere contenuti in una Circolare del Segretario Generale dell’Ente.

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