Sezione III – Monitoraggio e Vigilanza

8. Prevenzione e Controllo

Al fine di prevenire e controllare il rischio derivante da possibili atti di corruzione, il RPCT in qualsiasi momento può richiedere ai dirigenti/dipendenti che, compiuta l’istruttoria o adottato il provvedimento finale, forniscano adeguata motivazione sui presupposti e le circostanze di fatto che sottendono all’adozione del provvedimento, o ne condizionano o determinano il contenuto.

Il Responsabile, inoltre, può effettuare verifiche in merito a comportamenti che possono integrare anche solo potenzialmente fattispecie di corruzione e illegalità.

9. Monitoraggio e riesame

Al fine di monitorare costantemente l’attuazione delle misure contenute nel presente Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, oltre che definire le necessarie azioni correttive, il Responsabile cura l’attuazione di modalità di confronto e integrazione con i dirigenti dei Settori maggiormente esposti al rischio corruzione.

Le risultanze del monitoraggio confluiscono nella Relazione annuale del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza circa i risultati dell’attività svolta.

Tutti i dati relativi alla Gestione del Rischio di cui al presente Piano, nonché quelli inerenti il monitoraggio delle diverse misure previste, sono a disposizione del Nucleo di Valutazione, ai fini della loro valutazione nell’ambito del sistema delle Performance.

L’intendimento è quello di generare un sistema virtuoso in continuo miglioramento, nel quale i risultati di un ciclo (comprese le eventuali criticità) costituiscono il punto di partenza del ciclo successivo, secondo il seguente schema:

Grafico monitoraggio e riesame

22 June 2020

 

Fonte grafico: Piano Nazionale Anticorruzione 2019, allegato 1, pagina 46

Aspetti di carattere generaleAttività di Monitoraggio: Monitoraggio di primo livelloAttività di Monitoraggio: Monitoraggio di secondo livelloAttività di Monitoraggio: Collegamento con il Piano Esecutivo di Gestione e delle PerformanceAttività di Monitoraggio: Monitoraggio sulla idoneità delle misureAttività di Monitoraggio: Riesame periodico della funzionalità complessiva del sistema

Aspetti di carattere generale

Al fine di monitorare costantemente l’attuazione delle misure contenute nel presente Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, oltre che definire le necessarie azioni correttive, il Responsabile cura l’attuazione di modalità di confronto e integrazione con i dirigenti dei Settori maggiormente esposti al rischio corruzione.

Le risultanze del monitoraggio confluiscono nella Relazione annuale del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza circa i risultati dell’attività svolta.

Tutti i dati relativi alla Gestione del Rischio di cui al presente Piano, nonché quelli inerenti il monitoraggio delle diverse misure previste, sono a disposizione del Nucleo di Valutazione, ai fini della loro valutazione nell’ambito del sistema delle Performance.

Attività di Monitoraggio

Monitoraggio di primo livello

Tutte le misure previste dal Piano sono oggetto di monitoraggio, con cadenza semestrale per quelle di carattere generale e per quelle di nuova introduzione relative a Processi a Rischio Rilevante e con cadenza annuale per tutte le altre; a tale fine viene richiesto ad ogni dirigente dell’Ente di attestare l’avvenuta attuazione delle misure previste ovvero, in caso di attuazione parziale o di mancata attuazione, di indicarne le motivazioni.

Per quanto riguarda il monitoraggio di fine anno esso viene definito con una tempistica, di norma alla data del 30 novembre, compatibile con la predisposizione e pubblicazione della Relazione del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, prevista dall’articolo 1, comma 14, della legge n. 190 del 2012.

Inoltre, con cadenza bimestrale, si provvede a richiedere ai Settori, tramite il coinvolgimento dei relativi referenti e dirigenti, conferma circa l’aggiornamento di tutti i dati di propria competenza pubblicati in Amministrazione Trasparente. Si procede, altresì, a specifici monitoraggi anche in vista delle certificazioni del Nucleo di Valutazione.

A tal fine, sono acquisiti dai dirigenti dei Settori i dati e le relazioni ritenuti necessari e opportuni sull’esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione.

Il monitoraggio delle richieste di Accesso Civico pervenute viene effettuato tramite l’aggiornamento del Registro degli Accessi.

Attività di Monitoraggio

Monitoraggio di secondo livello

Per quanto riguarda la descrizione del monitoraggio di secondo livello, integrato secondo criteri di semplificazione, efficacia ed effettività, nel Sistema dei Controlli Interni, si rinvia a quanto già indicato al paragrafo 6.

Attività di Monitoraggio

Collegamento con il Piano Esecutivo di Gestione e delle Performance

Le misure di prevenzione contenute nel Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza costituiscono obiettivi strategici anche ai fini della redazione del Piano delle Performance che, a partire dall’anno 2014 è, a sua volta, integrato con il Piano Esecutivo di Gestione.

Più nel dettaglio, ad ogni Settore dell’Ente è assegnato uno specifico progetto con obiettivi da realizzare i quali tengono conto delle misure previste dal presente Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza cui sono associati specifici indicatori di realizzazione con i relativi valori attesi, in grado di incidere sulla performance di struttura e individuale.

L’attuazione di quanto sopra descritto avverrà nell’ambito della prevista revisione dei sistemi informativi di supporto descritta al paragrafo 6, sempre in un’ottica di semplificazione ed economicità complessiva dell’azione amministrativa, evitando inutili sovrapposizioni e duplicazioni del contenuto dei documenti in discorso.

Attività di Monitoraggio

Monitoraggio sulla idoneità delle misure

Sulla base dei dati del monitoraggio di primo e, soprattutto, di secondo livello, il RPCT effettua la verifica circa la idoneità delle misure generali e specifiche previste dal Piano. Gli elementi da prendere in considerazione riguardano i requisiti delle misure: presenza e adeguatezza di misure e/o controlli specifici preesistenti al fine di evitare la stratificazione di misure per una medesima attività, che possono rimanere inapplicate; capacità di neutralizzazione dei fattori abilitanti il rischio; sostenibilità economica e organizzativa; adattamento alle caratteristiche specifiche dell’organizzazione; gradualità delle misure rispetto al livello di esposizione al rischio residuo.

Con la collaborazione della struttura deputata al Controllo di Gestione e con il supporto metodologico del Nucleo di Valutazione (vedi verbale n. 9 in data 23 novembre 2020), si è provveduto a definire una prima modalità, da introdurre e sperimentare gradualmente, che possa favorire anche la progressiva individuazione di indicatori di efficacia delle misure, tenuto anche conto di elementi di contesto disponibili, secondo quanto di seguito schematizzato:

Monitoraggio sull'idoneità delle misure

Parametro

Indicatori

Note

capacità di neutralizzazione dei fattori abilitanti il rischio

presenza di procedimenti disciplinari nei confronti di dipendenti

presenza di procedimenti per responsabilità amministrativo – contabile nei confronti dei dipendenti

presenza di procedimenti penali nei confronti dei dipendenti

ricorsi

segnalazioni

Vengono presi a riferimento i valori numerici riportati nelle schede relative alla “valutazione del livello di esposizione al rischio” dei processi e si provvede ad effettuarne un'analisi qualitativa con i Settori interessati per capire quali misure (generali o specifiche) riguardino, al fine di approfondirne l'efficacia.

presenza e adeguatezza di misure e/o controlli specifici preesistenti al fine di evitare la stratificazione di misure per una medesima attività, che possono rimanere inapplicate

n. di misure della stessa tipologia > 3

l'attenzione viene posta a quei processi ove vi è una significativa presenza di misure della stessa tipologia (es. di controllo, di semplificazione ecc.).

L'indicatore viene applicato ad ogni singolo processo e riguarda le misure specifiche.

I processi che si discostano dall'indicatore richiedono approfondimenti (da condursi con il Settore interessato) al fine di razionalizzare le misure specifiche anche riducendone il numero.

sostenibilità economica e organizzativa

adattamento alle caratteristiche specifiche dell’organizzazione

 

presenza di criticità emersa dal monitoraggio di I livello (svolto in autovalutazione dai Settori) > = 1

presenza di non conformità nei controlli di II livello (svolti da struttura indipendente) > = 1

in presenza di criticità e non conformità emerse dai monitoraggi (I e II livello), si avvia un'analisi qualitativa, da svolgersi in collaborazione con i Settori interessati, al fine di valutare l'idoneità delle misure.

gradualità delle misure rispetto al livello di esposizione al rischio residuo

misure del processo rilevante/n. medio di misure per processo > 1,50 della media (%)

n. misure del processo medio-basso/n. medio di misure per processo > della media (%)

l'attenzione viene posta a quei processi ove il numero di misure si discosta in modo significativo (di almeno il 50%) dalla media dei processi (calcolata sul singolo Settore).

L'indicatore viene applicato ad ogni singolo processo e riguarda le misure specifiche.

I processi che si discostano dall'indicatore richiedono approfondimenti (da condursi con il Settore interessato) al fine di razionalizzare le misure specifiche anche riducendone il numero.

Aspetti procedurali.

NB: tutti gli indicatori vengono calcolati in riferimento alla situazione del periodo precedente al fine di tenerne conto nell'aggiornamento del PTPCT per il periodo successivo (es. indicatori calcolati su PTPCT 2021/2023 da valutare per aggiornamento PTPCT 2022/2024).

Gli indicatori così calcolati vengono messi a disposizione dei Settori quali elementi di attenzione del RPCT, in modo tale che ne tengano conto nel proporre le misure in sede di aggiornamento del Piano per il periodo successivo.

Il RPCT, nell'elaborare la proposta di PTPCT da sottoporre all'Organo di Indirizzo ai fini dell'approvazione, vigila (anche con interventi correttivi o chiedendo supplementi di istruttoria) sulla corretta valutazione degli elementi disponibili da parte dei Settori proponenti.

Fase transitoria.

In fase di prima applicazione – anche al fine di valutarne la sostenibilità organizzativa - si provvederà ad effettuare alcune simulazioni della nuova metodologia, la quale troverà piena applicazione solo quando sarà pienamente operante in nuovo programma informatizzato del PTPCT.

Attività di Monitoraggio

Riesame periodico della funzionalità complessiva del sistema

Il monitoraggio generale del Piano, con riferimento alla Gestione del Rischio avviene, come indicato al paragrafo 5, con frequenza almeno annuale, in occasione del suo aggiornamento.

In questa occasione si tiene anche conto dei risultati del monitoraggio sulla attuazione e sulla efficacia delle misure e relative motivazioni, al fine di riprogettare o sostituire integralmente quelle misure che si sono rivelate parzialmente o totalmente non idonee, in un’ottica di miglioramento progressivo e continuo.

Quanto sopra ferma restando la necessità di interventi tempestivi in caso di eventi critici.

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